ARPA NON ANALIZZERÀ IL CAMPIONE D’ACQUA PRELEVATO IN MUZZETTA
Sul Cittadino del 4 luglio 2024 leggiamo che il campione di acque della Muzzetta prelevato dai vigili di Paullo il 18 giugno non è processabile. L’articolo dice che ARPA non lo analizzerà perché non è stato utilizzato un contenitore sterile e il prelievo è stato fatto in un solo punto del canale.
A quanto pare analizzare l’acqua di un canale è come fare degli esami clinici, non basta che gli strumenti utilizzati siano puliti, devono essere sterili. Non siamo tecnici del settore, ma ci sembra eccessivo che ci voglia un contenitore sterile quando il problema è verificare la presenza di inquinanti nell’acqua di un canale. Se è vero che l’intervento del 18 giugno, memori del prelievo “mancato” del 17 gennaio, è stato richiesto ai vigili in fretta e furia dagli ambientalisti, proprio per prelevare l’acqua nel momento in cui si riteneva che l’eventuale inquinamento fosse appena avvenuto (i pesci stavano ancora morendo), è anche vero che ARPA dovrebbe avere dei kit per il prelievo di campioni e sarebbe stato opportuno che fossero dati in dotazione ai vigili di Paullo, visto appunto i precedenti.
Per quanto poi riguarda il secondo punto, il prelievo multiplo, certo, se si scoprirà che ci sono inquinanti nel campione si farà anche un prelievo in più punti, ma intanto perché non analizzare quello che è stato prelevato con grande fatica il 18 giugno intorno alle 13.45, dal ponte in via Milano presso il Conad, alla presenza di due agenti in divisa e da membri delle associazioni ambientaliste (Legambiente e WWF)? ARPA potrà formare qualche agente in modo che in futuro un prelievo fatto da personale della Polizia Locale di Paullo abbia validità certificata, ma intanto analizziamo il campione che abbiamo, fatto in grande fretta ma con i pesci ancora semivivi, al fine di scoprire se c’era qualcosa nell’acqua che li stava uccidendo. Se, come dice il Cittadino, ARPA non lo analizzerà, lo potrebbe far analizzare il Comune o, addirittura, le stesse associazioni ambientaliste.
Sulle morie di pesci in Muzzetta se ne sono dette tante, dal fatto che c’era poca acqua, al clima di gennaio che avrebbe fatto morire i pesci di freddo. Purtroppo l’unica analisi delle acque fatta da ARPA in Primavera non avveniva in un momento in cui si stava verificando una moria di pesci. Inoltre, non è semplice trovare degli inquinanti presenti in un campione d’acqua se non si sa cosa cercare. Il risultato è che oggi non sappiamo ancora perché le morie si sono verificate.
Nel prossimo futuro il gruppo Cittadini di Paullo per Massimo Gatti Sindaco fornirà il supporto dei propri consiglieri ai comitati ambientalisti quando sarà necessario interfacciarsi con gli organi preposti. Il problema della Muzzetta va assolutamente risolto, ma non dimentichiamo quello forse più grave degli odori molesti, di varia natura, che compromettono il benessere e le serate estive dei cittadini di Paullo.