TAGLIANO ALTRI TIGLI A PAULLO
La linea 7 del biciplan di CIttà Metropolitana, noto come Cambio, va da Ponte Lambro fino a Paullo, per una lunghezza di 17 chilometri, un suolo consumato (rigenerato?) di 85.000 mq, un costo complessivo di 13.450.000 euro. I vantaggi per la popolazione dovrebbero essere tanti, ma per il momento, oltre ai costi enormi – ricordiamo che quelli del PNRR non sono soldi regalati – dobbiamo registrare i gravi danni al patrimonio arboreo. Per essere precisi, il computometrico del progetto suddivide la linea 7 in otto aree, in ciascuna delle quali sono previsti un numero di abbattimenti di alberi sintetizzato dalla grafica che segue.
Se abbiamo ben interpretato la documentazione, l’area urbana di Paullo è la 7 e qui il computometrico prevede che vengano tagliati dodici alberi. Cinque sono già stati tagliati al rondò di Conterico mentre, ci comunica l’assessore Badinjki sul Cittadino del 12-12-24 (pag. 29), ne saranno tagliati altri sette sul curvone di via Mazzarello. Sono quelli riportati nella foto, alberi bellissimi, che sembra, a detta dell’assessore, non potranno essere salvati in nessun modo.
A noi risulta che altre amministrazioni, Peschiera per esempio, siano riuscite a contenere il numero degli alberi che da progetto dovevano essere tagliati; a Paullo invece sembra che ciò non sia possibile, in realtà non sappiano se un tentativo in questo senso sia mai stato fatto, anche se saremmo ben lieti di essere contraddetti su questo punto: purtroppo dodici erano gli abbattimenti previsti nel 2023 e dodici saranno quelli portati a termine quest’anno.
Ciononostante l’assessore Badinjki ostenta la propria tessera Legambiente, anzi, ci tiene a dire che, anche per lavoro, è in stretto contatto con Legambiente regionale. Certo, sappiamo bene che Legambiente regionale è in sintonia con le politiche del PD milanese, dalle ciclabili in Corso Buenos Aires all’ingresso in città delle automobili (area B), e sappiamo anche che Paullo a suo tempo ha votato all’unanimità l’adesione al progetto biciplan di Città Metropolitana. Rimane il fatto che il rapporto tra l’Amministrazione di Paullo e parte dei suoi cittadini, ci riferiamo al Circolo Legambiente Muzza-Paullese, sia stato in questi anni piuttosto conflittuale e il motivo non sono certo le strumentalizzazioni politiche, come sostiene l’assessore, ma fatti concreti come il taglio dei tigli di via Mazzini e il taglio del bosco di San Pedrino.
Nelle foto sono ritratti i tigli sul curvone di via Mazzarello, ammirateli ancora una volta, perché fra poco verranno abbattuti. A compensazione saranno quasi sicuramente piantate liquidambar, sophore, o altre essenze che non c’entrano nulla con le nostre tradizioni e il nostro paesaggio urbano. Non so perché i vivaisti e gli agronomi preferiscono queste piante al nostro tiglio. Dicono che il tiglio ha radici troppo “selvagge” che rovinano le strade, o, ancora, che i suoi pollini creano problemi di allergia ai bambini. Sciocchezze. Sono migliaia di anni che il tiglio europeo protegge con la sua ombra scura i viali e le piazze delle nostre città, regalandoci dolci sere di giugno piene del suo profumo.