ALLE CITTÀ PIACE ESSERE AMATE

ALLE CITTÀ PIACE ESSERE AMATE

Sono passati oramai più di due anni e mezzo da quel sabato mattina del 26 febbraio 2022 in cui manifestavamo in via Mazzini chiedendo al Sindaco, che probabilmente era lì in municipio, di venire ad ascoltarci almeno una volta, di salvare quelle piante del filare che le perizie non consideravano a rischio di cedimento immediato, che potevano quindi essere risparmiate e inserite in modo opportuno nella ristrutturazione di via Mazzini. Ma non servì a nulla, tutti gli otto tigli davanti alle scuole furono abbattuti la settimana dopo, nella quasi totale indifferenza della popolazione.

Non così in questi mesi a Melegnano per i tigli del Piazzale delle Associazioni, non così neanche per i tigli della stazione di Lodi o per i duecentocinquanta pioppi cipressini di Peschiera Borromeo. A Paullo è andata diversamente, è stata seguita la prassi per cui bisogna distruggere tutto per innovare.

I gusti sono un fatto personale, certamente, però scriveva Franco Marcoaldi: “Chi non sa apprezzare un albero, non può apprezzare un quadro”. Ma la questione non è solo quella di una scarsa sensibilità estetica da parte dei Paullesi, è qualcosa di più. E’ il rapporto con la propia città che viene coinvolto e alterato. Come diceva Simone Weil, “alle città piace essere amate”, e purtroppo a Paullo questo rapporto sentimentale manca.

Roberto Bellavita