Spostamento Caserma

Spostamento Caserma

La caserma dei Carabinieri di Paullo, costruita nel 1961, ha una lunga storia di presenza nel nostro comune. Non è chiaro, tuttavia, il motivo per cui si stia considerando Il trasferimento a Tribiano; il fatto solleva dubbi tra i cittadini, che considerano illogico spostare il presidio da Paullo a Tribiano. Viene citato l’uso delle nuove tecnologie come uno dei fattori che renderebbe meno impattante questo cambiamento, sebbene tale argomentazione non sembri convincere i residenti.

Un altro aspetto da considerare riguarda i costi legati alla sicurezza. Se il trasferimento dei Carabinieri comportasse l’incremento dell’organico della polizia locale, i costi aggiuntivi ricadrebbero sul Comune di Paullo, mentre attualmente il mantenimento della caserma, compresi i Carabinieri, è coperto dal Ministero degli Interni.

C’è chi si chiede perché in passato non siano stati sfruttati i finanziamenti ministeriali per la costruzione di una nuova caserma a Paullo, più adatta alle esigenze attuali dell’Arma. Sarebbe opportuno che chi ha avuto un ruolo nelle decisioni passate fornisse maggiori dettagli, così da chiarire le ragioni dietro la mancata realizzazione di una soluzione alternativa e spiegare le effettive motivazioni del trasferimento.

Questo spostamento avrà ricadute sull’intera comunità. Per approfondire l’argomento, ho avuto il piacere di confrontarmi con Ernesto Astolfi, ex carabiniere dal 1967 al 1970, che ha prestato servizio a Paullo dal 1969 al 1970, prima di lavorare per trent’anni con la SEA.

Il Signor Astolfi afferma che l’esperienza di entrare a far parte dell’Arma è così intensa e significativa che, una volta diventati carabinieri, si rimane tali per sempre.

Nel corso della sua vita, Astolfi ha avuto modo di osservare i mutamenti della caserma, che dal 1969 ad oggi hanno portato a quella che è ora.

Ma cosa pensa di questo spostamento? La sua risposta riflette un connubio di punti di vista che comprendono le prospettive di un cittadino e di un ex carabiniere. Si è dichiarato dispiaciuto e insoddisfatto per la decisione, evidenziando che Paullo non trarrà alcun beneficio da questa manovra, ma piuttosto affronterà problematiche. Astolfi sottolinea che l’assenza di una caserma non ha mai condannato i paesi a problemi irrisolvibili, ma chiunque non ne abbia desidera averla. A suo avviso, il processo inverso risulta illogico e poco conveniente.

Paullo ne risentirà sotto molti aspetti: la nuova caserma a Tribiano sarà in una posizione scomoda e poco accessibile a piedi o in bici, rendendo anche il minimo problema amministrativo un ostacolo difficile da affrontare per chi non è automunito. In questo contesto, suggerisce l’implementazione di servizi di trasporto, come autobus, per assistere chi ne ha bisogno.

Inoltre, Astolfi fa notare quanto sia importante il senso di sicurezza che i cittadini provano grazie alla presenza delle forze dell’ordine nel proprio paese. Questa percezione, inevitabilmente, svanirà con lo spostamento della caserma.

La vicenda del trasferimento non è soltanto una questione logistica, ma rappresenta anche un cambiamento nelle dinamiche della comunità e nelle sfide dell’ambiente urbano di oggi, mentre Paullo si prepara a questo passaggio, è cruciale che la comunità comprenda appieno le implicazioni per il futuro del territorio.

Thomas Santangeli