Abbiamo raccolto gli articoli del Cittadino che dall’inizio dell’anno hanno seguito la moria di pesci in Muzzetta. Si va dalle prime dichiarazioni, in cui l’ARPA interviene, ma inspiegabilmente non fa prelievi, all’analisi di quattro pesci da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia, analisi che ha fatto seguito alla richiesta da parte dei cittadini di rimuovere i resti degli animali morti, per finire con l’ammissione che le cause della moria restano ignote.
Categoria: Ambiente
Stamattina, 18 giugno, è avvenuta una nuova moria di pesci in Muzzetta: piccoli e grandi barbi, alcuni ancora vivi, ma a pancia all’aria, scendevano nella corrente. Con un secchio e una corda è stata prelevata l’acqua dal ponte del CONAD ed è stata riempita una bottiglia con chiusura ermetica. Il tutto alla presenza di un agente e del Comandante dei Vigili di Paullo, che ha preso in consegna il campione. Non si poteva fare di più. Restiamo in attesa delle analisi ARPA.
Ci sono voluti quattro minuti per abbatterla, era una pianta forte, ancora sana. Con la sorella, il tiglio 432, a 10 metri di distanza, avrebbe potuto essere ancora viva, lì, nello stesso luogo in cui migliaia di Paullesi l’hanno vista e ammirata negli ultimi cento anni.
Fate uno sforzo e provate a immaginare come sarebbe stata la piazza se questi due grandi tigli, come gli altri nel giardino della biblioteca, fossero stati risparmiati. La piazza sarebbe stata molto diversa, molto più bella.
Da qualche tempo un grande gelso (morus nigra), sulla riva destra della Muzzetta, lungo il percorso naturalistico noto come “va e ve”, a causa di un cedimento della riva del canale, sta lentamente piegandosi sull’acqua. Quando quest’estate il battente idrico, ora molto basso, si alzerà, si avranno dei problemi, sia per la pianta, che verrà persa definitivamente, ma anche per il canale, che sarà ostruito dalla massa vegetale.
Ieri, sulla strada di Vailate, improvvisamente, mi sono trovato immerso in un paesaggio che non vedevo più da decenni: campi coltivati a foraggio e lunghissimi filari di pioppi, alti, dritti, verdi.
Stamattina giornata splendida, con cielo nitido e sole. Sui tigli di via Mazzarello stanno sbucando le foglie, ma non per tutti. Per alcuni, come quello che si vede nella foto, sul curvone della via dopo il semaforo, le foglie non sono ancora nate.
Sono passati oramai più di due anni e mezzo da quel sabato mattina del 26 febbraio 2022 in cui manifestavamo in via Mazzini chiedendo al Sindaco, che probabilmente era lì in municipio, di venire ad ascoltarci almeno una volta, di salvare quelle piante del filare che le perizie non consideravano a rischio di cedimento immediato, che potevano quindi essere risparmiate e inserite in modo opportuno nella ristrutturazione di via Mazzini.
Le mantidi di solito sono di un bel verde tenue, ma questa invece è di colore bruno. E’ posata su uno stipite della porta di casa mia.